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Agriturismo news

AGRIETOUR 2010 16.11.2010

“Vacanze in campagna, vivere il territorio” MiglioriAgriturismi ha presenziato alla Nona edizione di AgrieTour, il Salone nazionale dell'agriturismo in programma ad Arezzo, nella rinnovata Fiera dal 12 al 14 novembre 2010. E’ stata l'edizione dei record con gli agriturismi che aprono all’internazionalizzazione. Workshop internazionali, nucleo centrale della manifestazione, con un incremento della presenza di buyers specializzati provenienti da tutto il mondo. Confermata la presenza di Finlandia, Australia, Francia, Grecia, Spagna, India, Giappone, oltre a numerosi paesi dell’Est Europa Ecco i numeri: 150 espositori diretti in rappresentanza di oltre 500 enti, territori e agriturismi. In esposizione le realtà imprenditoriali del settore, ma soprattutto forniture per l'agriturismo già esistente, o in via di sviluppo. 130 tour operators nazionali accreditati 70 tour operators internazionali Convegni, momenti di approfondimento e seminari tematici sono stati solo alcuni dei momenti di studio previsti all'interno del Salone. Come nelle passate edizioni ha riscosso particolare successe Il Campionato italiano della Cucina tradizionale che è tornato a dare un tocco di “squisito” alla kermesse. MiglioriAgriturismi vi da appuntamento all’anno prossimo sempre qui ad Arezzo.

Fonte:  Ufficio Stampa Miglioriagriturismi.it by efree

CRESCITA DEL 10% NELLE 18.480 AZIENDE(AGRITURISMI) PRESENTI IN ITALIA 31.03.2010

Milano, 31 mar. (Apcom) - Per le festività pasquali gli agriturismi faranno la parte del leone per quanto riguarda l'incremento delle presenze dei vacanzieri. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base delle previsioni dell'associazione agrituristica Terranostra che indicano una crescita del 10% a oltre 400mila unità con una una permanenza media compresa tra i due ed i tre giorni in una delle 18.480 aziende agrituristiche presenti in Italia. La tendenza di crescita per l'agriturismo, sottolinea la Coldiretti, è favorita dal fatto che l'Italia è l'unico Paese al mondo a poter offrire, una grande varietà dei percorsi turistici legati all'enogastronomia con 142 'strade dei vini e dei sapori', ma in Italia sono aperti al pubblico per acquistare prodotti enogastronomici 63mila frantoi, cantine, malghe e cascine ma anche centinaia di mercati degli agricoltori di Campagna amica. Il Belpaese, secondo la Coldiretti, può contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 202 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.471 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 498 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt). Per scegliere la vacanza in agriturismo è possibile consultare le guide specializzate come "Agriturismo" che raccoglie le aziende associate a Terranostra o ricercare su internet dove è presente il sito www.campagnamica.it con una selezione di quasi 1.500 agriturismi che possono essere scelti attraverso un motore di ricerca per tipo di ospitalità, collocazione geografica, prezzo e servizi offerti, compreso il benvenuto agli animali.

Fonte:  Mtvnews

AGRITURISMO : CONFAGRICOLTURA, TOSCANA IN CALO.RIPARTONO REGIONI 'MINORI' 04.09.2009

(ASCA) - Roma, 4 set - Cambia il mercato dell'agriturismo in Italia. Le scelte dei villeggianti italiani e stranieri si orientano, infatti, verso mete ''non tradizionali'' a svantaggio di luoghi ''storici'' come la Toscana. Anche la regione del Chianti, infatti, regina incontrastata dell'agriturismo in Italia, deve fare i conti con la crisi. Ad evidenziarlo e' uno studio di Agriturist sulle ricerche compiute, da italiani e stranieri, tramite il portale internet www.agriturist.it durante il mese di agosto 2009, a confronto con agosto 2008. Nonostante la buona tenuta della Maremma, e in generale della domanda interna, la Toscana lascia appunto sul campo un 12% di contatti, con punte di -25% per i francesi e -15% per inglesi e tedeschi. Torna invece a sorridere la Campania, passata, nelle preferenze di italiani e stranieri, dal quinto posto della scorsa estate (quando mordeva l'emergenza rifiuti) al secondo posto. Ma anche qui gli stranieri latitano, confermando i bassi livelli di preferenza del 2008 (sesto per gli inglesi, nono per i francesi, dodicesimo per i tedeschi). La ripresa si deve soprattutto al ritorno degli ospiti italiani. Di segno opposto, la crescita delle scelte verso la Sardegna che, nella classifica delle preferenze complessive, e' passata dal decimo all'ottavo posto proprio grazie ad un 75-80% di incremento della domanda estera. Avanzano, grazie agli stranieri (soprattutto tedeschi), anche Trentino Alto Adige (+50%), Friuli Venezia Giulia (+29%), Piemonte (+20%), ed Emilia Romagna (+17%), nel segno di una vacanza in Italia, ma... senza fare troppa strada e sostenere troppa spesa. Orientamento confermato anche dalla crescita del 35% registrata dalla Valle d'Aosta, per merito soprattutto dei confinanti francesi, le cui richieste verso la Valle sono aumentate del 90% rispetto ad agosto 2008. Il +25% registrato dalla Basilicata e' invece attribuito, dallo studio di Agriturist, alla crescita della domanda interna. Veniamo ai segni negativi. L'Abruzzo sconta le conseguenze del terremoto con un -35% dovuto prevalentemente alla contrazione delle richieste degli italiani, cosi' come la Puglia (-13%) e la Calabria (-12%); si devono invece alla latitanza dei tedeschi le flessioni di ricerche via internet indirizzate verso Marche, Umbria e Sicilia (rispettivamente -54%, -48% e -39%). Risultati sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno, infine, sono stati rilevati da Agriturist per Lombardia, Liguria, Veneto, Lazio e Molise.

Fonte:  Asca

PONTE DEL 2 GIUGNO , IN  CENTOCINQUANTA MILA SCELGONO L'AGRITURISMO 28.05.09

Sono circa centocinquantamila gli italiani che hanno scelto di trascorrere almeno una notte negli oltre diciottomila agriturismo aperti durante il ponte del due giugno. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base delle analisi dell'associazione agrituristica Terranostra, nel commentare i dati di Federalberghi. L'agriturismo - ha sottolineato la Coldiretti - sembra avvantaggiarsi della tendenza a favorire le vacanze brevi durante il weekend che rappresentano oltre la meta' dei cento milioni di viaggi per turismo degli italiani nel Belpaese stimati nel 2009. Ad essere privilegiate sono le destinazioni vicine alle localita' di mare o alle citta' d'arte ma non manca l'interesse per la natura ed ambienti incontaminati. A spingere i turisti nel verde c'e'sicuramente - sottolinea la Coldiretti - la volonta' di allontanarsi dal caos quotidiano delle citta' e di trascorrere il tempo libero all'aria aperta ma anche la voglia di gustare i sapori del territorio negli agriturismo dove sono piu' radicatele tradizioni alimentari ed e' ancora possibile gustare autentiche specialita' regionali realizzate con ingredienti genuini e ricette uniche del territorio. Oltre alla buona tavola, una delle ragioni principali per sceglierel'agriturismo e' anche la costante crescita dell'offerta di programmi legati al benessere o ricreativi come l'equitazione,il tiro con l'arco, ma anche attivita' culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici.

Fonte: Affariitaliani.it

AGENZIA ENTRATE: IVA E COSTI DEDUCIBILI PER PISCINE AGRITURISMI  - 16.03.09

Roma, 16 mar - Le spese sostenute dagli agriturismi per la costruzione di piscine danno diritto alla detrazione dell'Iva e possono essere dedotte dal reddito d'impresa, a patto pero' che queste strutture siano strumentali all'attivita' svolta e rispondano ad alcuni requisiti tecnici di superficie e profondita'. Lo chiarisce l'Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 65/E di oggi, che prende le mosse dal caso di un'azienda agrituristica umbra interessata a conoscere il corretto trattamento tributario da applicare alla realizzazione di una piscina su un terreno di sua proprieta'. Una scelta che consente di detrarre l'Iva assolta sui costi di costruzione a condizione che il contribuente abbia optato per il regime ordinario e non per quello che prevede la detrazione forfetaria dell'imposta nella misura del 50 per cento.

In presenza di questi presupposti, l'Agenzia riconosce anche la deducibilita' dei costi ai fini delle imposte dirette, purche' la piscina sia costruita su un terreno di proprieta' dell'agriturismo. Solo cosi', infatti, puo' essere considerata bene immobile strumentale ammortizzabile dell'impresa.
Fonte: Asca S.p.A

AGRITURISMO: CONFAGRICOLTURA, GRANDI OPPORTUNITA' DAI 59 IGP - 29.09.08

La qualita' del cibo sommata alle bellezze naturali della nostra penisola. Ecco la carta vincente dell'agriturismo italiano e la vera risorsa per valorizzare campagne e comunita' montane. Se ne e' parlato a Sorrento a conclusione della campagna "I sapori del campo" promossa da Confagricoltura e che ha coinvolto 300 agriturismi in Italia.
Ad oggi sono gia' 59 i prodotti italiani con indicazione geografica protetta: la grande maggioranza (43) sono ortofrutticoli e cereali. Inoltre sono 16 le IGP ancora all'esame dell'Ue per ricevere la registrazione e 28 quelle in stato di protezione transitoria in attesa di riconoscimento UE.
"I prodotti a Denominazione d'Origine Protetta - ha dichiarato Vittoria Brancaccio, Presidente di Agriturist - rappresentano per le aziende agrituristiche una grande opportunita' per valorizzare l'offerta ristorativa e sottolineare la grande connessione fra costumi alimentari e territorio. Molte localita' rurali, prima poco interessate del turismo, grazie a questi prodotti, e all'agriturismo che e' la sede naturale per conoscerli ed apprezzarli sul posto, hanno visto crescere i visitatori e data fiducia a tutti quegli imprenditori agricoli che hanno creduto nella tipicita', nella genuinita' e nella tradizione. Si tratta - ha aggiunto la Brancaccio - di un patrimonio gastronomico e culturale di straordinaria importanza per il nostro Paese che ha ancora tantissime specialita' agroalimentari da riscoprire e proporre al riconoscimento comunitario                                                                                          Fonte: http://www.agi.it/food/notizie/200809291530-eco-rt11123-art.html

VIAGGIA IN TRENO E LA VACANZA COSTA MENO! - 18.08.08

Se volete approfittare di questo inizio Settembre per godervi una vacanza all'insegna del relax, lontani dalla massa di turisti agostani, approfittate di questa promozione Trenitalia - Legambiente Turismo
L’iniziativa promozionale, valida fino al 31 dicembre 2008, prevede una riduzione sul costo del soggiorno, dietro presentazione di un biglietto ferroviario di andata e ritorno (per qualsiasi treno o servizio) del valore complessivo minimo di 20 euro.
La formula di sconto è strutturata in due offerte distinte e vale per qualsiasi tipo di struttura (dal bed and breakfast agli hotel a 4/5 stelle): l’offerta settimanale consente di soggiornare per 7 notti (comprensive di colazione) e pagarne solo 5 , quella del weekend, invece, offre la possibilità di soggiornare per 3 notti (comprensive della colazione) e pagarne 2.
Per usufruire della promozione, basta informare la struttura - al momento della prenotazione – che ci si vuole avvalere dello sconto e all’atto del saldo, presentare il biglietto ferroviario di andata e ritorno.
Non sono previste limitazioni circa il tipo di treno o il servizio utilizzato e la riduzione è applicabile anche ai turisti stranieri che acquistano i biglietti Internazionali all’estero.
Saranno inoltre a disposizione per la clientela che aderisce all’iniziativa promozionale soluzioni di trasporto in loco a basso impatto ambientale quali biciclette, car sharing e mezzi pubblici di cui saranno acquistabili i biglietti e forniti gli orari.
Fonte: www.legambienteturismo.it

 

Clonazione: un fermo "no" della Cia - 24.07.08
Non è solo un problema di sicurezza alimentare, ma anche una questione di carattere etico.
Per la Confederazione il rapporto dell’Efsa, secondo il quale carni e latte provenienti da animali clonati non presenterebbero ''differenze sostanziali'' con quelle degli altri animali, va respinto con determinazione.

Un orientamento che va contrastato con estrema fermezza non solo sotto il profilo della sicurezza per i consumatori, ma soprattutto per una questione di carattere etico. Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori si esprime in merito al rapporto dell'Authority europea per la sicurezza alimentare (Efsa) nel quale si sottolinea come sia stata riscontrata una maggiore incidenza dei problemi di salute e di riproduzione negli animali riprodotti tramite clonazione, mentre carni e latte provenienti da animali clonati non presenterebbero ''differenze sostanziali'' con quelle degli altri animali.

Purtroppo -avverte la Cia- questo parere sembra allinearsi con le decisioni della Federal and Drugs Administration, l'ente che sovrintende sulla sanità alimentare degli Stati Uniti, che ha autorizzato di recente la commercializzazione di carni e di latte provenienti da animali clonati.
Una scelta sulla quale la Cia aveva espresso, a suo tempo, un netto dissenso, invitando l’Ue a non seguire la strada intrapresa dagli Usa.
La Cia sottolinea l’esigenza, pertanto, di un’azione ferma di mobilitazione per impedire che si adottino decisioni del genere, che praticamente sanciscono la commestibilità delle carni clonate.

Decisioni del genere rischiano -afferma la Cia- di aprire un fronte pericoloso a livello europeo. Bisogna assolutamente evitare certe misure che vanno, oltretutto, nella direzione opposta all’orientamento più volte espresso dai cittadini europei, dichiaratosi contrari alle manipolazioni genetiche, come emerge chiaro anche dalla Consultazione promossa dalla Coalizione Liberi da Ogm.

La Cia auspica, dunque, che l’Ue smentisca l’Efsa e impedisca che sulle nostre tavole arrivino sia prodotti Ogm che alimenti provenienti da animali clonati.



Rifiuti: i nuovi obblighi aggravano la gestione delle imprese agricole - 10.07.08
Il presidente della Cia Giuseppe Politi scrive al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo in relazione al decreto correttivo al cosiddetto Codice Ambientale. Sollecitato un intervento per procedure più semplificate e meno onerose per gli agricoltori.

Ai già pesanti costi produttivi, ora per le imprese agricole si aggiungono altre difficoltà. E’ il caso della gestione dei rifiuti. Le nuove disposizioni introdotte con il decreto correttivo al cosiddetto Codice Ambientale rappresentano, infatti, una serie di obblighi che costituiscono solo un ulteriore impegno amministrativo per gli agricoltori, senza, peraltro, apportare alcun vantaggio in termini ambientali. Un problema che ha spinto il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi a scrivere al ministro dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare Stefania Prestigiacomo, sollecitando un pronto intervento per procedure più semplificate e meno onerose per le aziende.

Politi, nella lettera, afferma che “penalizzare gli accordi di programma redatti a livello locale, obbligare gli agricoltori che raccolgono e trasportano i propri rifiuti speciali ai centri ecologici ad iscriversi all’albo nazionale dei gestori ambientali, anche se con procedura semplificata (ma dietro la corresponsione di un diritto annuale, il pagamento della tassa di concessione governativa, le relative spese di segreteria e di autorizzazione previste dall’albo e con l’obbligo di auto dichiarare l’idoneità tecnica dei propri mezzi di trasporto), non sembra il metodo migliore per garantire una maggiore tracciabilità del flusso di questi rifiuti”.

Per il presidente della Cia, lo stesso risultato si sarebbe potuto ottenere riconoscendo alle imprese una “autorizzazione in via generale” in luogo dell’iscrizione all’albo.

E così adesso -scrive Politi- “ci troviamo nella preoccupante situazione in cui il legislatore, invece di sostenere e di promuovere gli accordi di programma concordati a livello locale, in cui, si ricorda è stato possibile anche prevedere opportune semplificazioni amministrative, ha sostanzialmente vincolato, inderogabilmente, l’iniziativa locale alla normativa nazionale e a linee guida ministeriali, peraltro rimaste disattese”.

Accanto a ciò -ricorda il presidente della Cia- ci sono sia le difficoltà di leggere nella norma che il tenore dell’impianto sanzionatorio recepito dal Codice Ambientale, il quale prevede “sanzioni amministrative e penali del tutto spropositate rispetto all’irregolarità contestata, hanno disorientato le imprese agricole sempre più alla mercé di interpretazioni diverse e troppo spesso discordanti tra loro da parte degli organismi pubblici e di controllo locali”.

Nel sollecitare l’intervento del ministro, Politi mette in evidenza che attualmente “gli agricoltori sono sempre meno parte attiva di quel circolo virtuoso di gestione dei rifiuti che si era creato con gli accordi di programma, e sempre più costretti a delegare le fasi di raccolta e di trasporto dei propri rifiuti ad imprese private specializzate, alimentando così un pericoloso business dei rifiuti porta a porta”.

Fonte: Confederazione Italiana Agricoltori



Caldo: da mucche -10% latte. Arriva "condizionatore" in stalla - 01.07.08
E' un allevatore della Coldiretti il testimone del clima scelto dal WWF per il G8.

L'assedio del caldo sta mettendo a dura prova anche gli animali con un calo di oltre il dieci per cento nella produzione di latte da parte delle mucche in stalla, dove in loro soccorso arriva anche il “condizionatore”. L'idea è di Diego Redini giovane ventottenne allevatore della Coldiretti che è il “testimone italiano del clima” scelto dal WWF, nell'ambito della Campagna Generazione Clima, per lanciare un appello ai leader mondiali in vista del G8 che si svolgerà il 7- 9 luglio a Hokkaido in Giappone, con al centro anche i temi del cambiamento climatico e dell'alimentazione.
Otto testimoni, da ciascuno dei paesi partecipanti al Summit, hanno messo in primo piano gli impatti concreti nella propria vita quotidiana ed hanno chiesto ai propri leader di impegnarsi nell'appuntamento internazionale per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra, con un messaggio consultabile e sottoscrivibile on line. L'iniziativa è stata lanciata dal WWF insieme alla Coldiretti in Italia dove, per effetto dei cambiamenti climatici, il 51,8 per cento del territorio è diventato potenzialmente a rischio desertificazione, in base ad elaborazioni climatiche e pedoclimatiche effettuate dall'Inea.

Gli effetti si riscontrano negli allevamenti e nelle coltivazioni con un significativo spostamento della zona tradizionale di alcune colture come l'olivo che è arrivato quasi a ridosso delle Alpi mentre cambiano anche - precisa la Coldiretti - le condizioni ambientali tradizionali per la stagionatura dei salumi, per l'invecchiamento dei vini o l'affinamento dei formaggi. Una situazione che - prosegue la Coldiretti - mette a rischio di estinzione il patrimonio di prodotti tipici Made in Italy che ha superato i 20 miliardi di euro in valore e che registra primati mondiali nei vini, nei prodotti a denominazione di origine e nelle specialità tradizionali.

In piena pianura padana dove si “coltiva” un terzo dell'agroalimentare Made in Italy, nella sua azienda situata a Canneto sull'Oglio, strada S. Elena 14, in provincia di Mantova, Diego Redini, che fa parte del Comitato nazionale dei giovani di Coldiretti, alleva liberamente 190 capi di razza Frisona italiana alimentate secondo una razione personalizzata sulle diverse caratteristiche, dalle quali ottiene latte per la produzione di Grana Padano a denominazione di origine (Dop) L'azienda è un osservatorio privilegiato per verificare gli effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati - spiega il giovane testimone italiano del clima - con una piu' elevata frequenza di eventi estremi come le grandinate, sfasamenti stagionali e modificazioni nella distribuzione della pioggia ma anche aumento delle temperature e piu' elevato tasso di umidità che fa soffrire gli animali che diventano producono meno e sono piu' deboli.

“Per alleviare lo stress da caldo abbiamo escogitato un sistema di raffrescamento, una specie di aria condizionata, con spruzzi d'acqua e ventilazione” racconta il “Testimone del clima” italiano Diego Redini, nel suo appello al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. “La minore disponibilità di acqua, l'assenza di precipitazioni in estate ci hanno poi indotto a fare un uso parsimonioso di questa risorsa per l'irrigazione dei campi coltivati a foraggio. Irrighiamo a pioggia principalmente di notte e con un computer distribuiamo su ogni campo la quantità di acqua desiderata in modo uniforme. Noi da imprenditori facciamo la nostra parte. Ma non basta! Tocca ai governi dei paesi più ricchi prendere decisioni e fermare il cambiamento climatico. Spero il G8 sia una buona occasione e ci offra segni concreti di speranza per il futuro” Per le mucche - conclude la Coldiretti - la temperatura ideale è fra i 22 e i 24 gradi, quando invece arriva l'afa e il termometro schizza verso l'alto, gli animali producono meno latte, mangiano poco, si muovono il meno possibile, continuano a bere e aumenta il rischio di problemi sia all'apparato mammario sia alle zampe, con possibilità di ulcere e azzoppamenti.

Fonte: Coldiretti



Oli calabresi sotto i riflettori - A.L. 13 Giugno 2008
"Excellens Oleum", premio giornalistico regionale riservato ai migliori extravergini di qualità della Calabria, si terrà il 27 giugno a Rende.

Il 27 giugno si terrà la quarta edizione di "Excellens Oleum", premio giornalistico regionale riservato ai migliori extravergini di qualità della Calabria. L'evento che si svolgerà a Rende, in provincia di Cosenza, è organizzato dall'associazione Saperi e sapori in collaborazione con Primolio e con il Cra - Centro di ricerca per l'olivicoltura e l'industria olearia, sede di Rende.
L'incontro inizierà alle ore 09,00 con la selezione dei migliori oli extra vergini a cura della giuria di giornalisti.
Alle ore 15,00 inizierà il work shop: proposta per la valorizzazione e la tutela degli oli extra vergini calabresi per la "Costituzione di un consorzio regionale tra produttori".



Giovani Oscar Green - Maria Rosito 12 Giugno 2008
"Oscar Green" celebra l'innovazione in agricoltura realizzata dai giovani. Un concorso, ideato da Coldiretti con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, che ha fatto breccia nel mondo agricolo, dove è spesso così difficile vedere i giovani protagonisti. A dare un'impronta particolare all'evento quest'anno anche la partecipazione del ministro Luca Zaia che ha premiato i vincitori dell'edizione 2008, insieme con il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, e il delegato nazionale dei giovani Coldiretti, Donato Fanelli.
Eccoli dunque i più bravi e le loro imprese. Si chiamano Giuseppe Riggio, Davide Borghi, Roberta Creta, Paolo Marostegan, Gianenrico Spoldi, Alessandro Demarchi.
Giuseppe Riggio (per la categoria "Esportare il territorio") ha un'azienda a Reggio Calabria. Ha lanciato l'idea dell'adozione a distanza. Sono sufficienti 45 euro al mese ed è possibile "adottare" a distanza, anche on line, un maiale di razza pregiata per farlo crescere ed alimentare in modo genuino e in un ambiente naturale e garantirsi così per tutto l'anno salumi e carne fresca di alta qualità. L'azienda agricola Montebaducco, in provincia di Reggio Emilia, è condotta invece da Davide Borghi, che si è aggiudicata la vittoria per la categoria "Stile e cultura d'impresa". Il suo merito: aver recuperato la tradizione dell'allevamento di asini con la produzione di latte, alimenti e di cosmetici a base di latte d'asina. Un prodotto che sta avendo un grande rilancio in questi ultimi anni anche per il suo uso pediatrico, in quanto può essere utilizzato anche per bambini affetti da intolleranze alimentari e da allergie.

Le eccellenze della campagna casertana sono invece la specialità di Roberta Creta, della società agricola La Credenza di Pietravairano, premiata nella categoria "Campagna Amica". Le due doti: perizia gastronomica ma anche la capacità di valorizzare le attività tipiche del territorio che l'hanno portata a creare prodotti innovativi come la gelatina di vino Aglianico e la birra artigianale del Sannio. Paolo Marostegan, con la sua azienda agricola biologica Al Confin a Camisano, in provincia di Vicenza, vincitore per la categoria "Sviluppo locale", non coltiva soltanto 86 diverse varietà di ortaggi. Infatti è riuscito a creare una rete di rapporti virtuosi con i cittadini consumatori. Con il pacco famiglia, del costo di 26 euro, si possono portare a casa uova, carote, insalate e tanti altri prodotti genuini per sfamare una famiglia nell'arco di una settimana.
Giannenrico Spoldi, nella sua azienda a Trigolo, in provincia di Cremona, Oscar green nella categoria "Energia per il futuro", alleva maiali dai quali ottiene anche energia da biogas. Alessandro Demarchi, è il primo nella categoria "Oltre la filiera", con la Cooperativa Agricola Demacoop a Moretta, in provincia di Cuneo, è riuscito in un difficile compito:razionalizzare la filiera. Con la sua imprese mette in contatto gli imprenditori agricoli con la grande distribuzione e al tempo stesso garantisce il sostegno alla rete dei produttori in vendita diretta e vantaggi per i consumatori. "Le imprese agricole dell'Oscar Greenn, ha dichiarato Donato Fanelli, sono quelle che hanno saputo coniugare innovazione e tradizione per competere e sviluppare nuovi modelli di business dando al settore agricolo e al paese una grande prospettiva di crescita".
Oltre il 33% delle imprese che hanno partecipato al concorso Oscar Green sono nate dopo il 2000, più della metà (il 55%) sono guidate da un giovane sotto i 40 anni che nei due terzi dei casi (il 66%) ha un diploma e una laurea. Il loro fatturato annuale ? Secondo la Coldiretti va oltre i 100 mila euro, ma è previsto in crescita, almeno nel 75% dei casi, e aumenta in queste imprese del domani anche l'occupazione, del 43,3%.



Il futuro che vogliamo - 10 Giugno 2008
Dal 19 al 21 giugno prossimi a Lecce si svolgerà la seconda Conferenza economica della Cia-Confederazione italiana agricoltori sul tema "Il futuro che vogliamo: più agricoltura".
Sarà un appuntamento di grande rilievo, al quale parteciperanno, tra gli altri, il commissario europeo all'Agricoltura, Mariann Fischer Boel, il ministro Luca Zaia, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
La conferenza, che si svolgerà nella cornice del Castello Carlo V, sarà aperta da una relazione del presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi, il quale affronterà i temi della sostenibilità della Politica agricola comune e del suo futuro, della crisi dei mercati agricoli internazionali, del sistema agroalimentare italiano, dei problemi relativi all'adattamento dell'agricoltura ai cambiamenti climatici e alla scarsità delle risorse.
Nella sua relazione introduttiva Politi illustrerà la posizione e le proposte della Confederazione in merito al rilancio dell'agricoltura sia a livello nazionale che europeo e alle emergenze che oggi stanno caratterizzando il panorama internazionale, con il dramma di milioni di persone costrette alla fame e alla povertà.

Quindi, il tema della crisi dei mercati agricoli internazionali -al quale verrà dedicata, nel corso dei lavori (sabato 21 giugno), un'apposita tavola rotonda- sarà uno degli aspetti centrali della Conferenza economica di Lecce.
L'impennata del prezzo dei cereali e la crisi alimentare dei paesi poveri rappresentano la prova inconfutabile, sottolinea la Cia, della necessità di rimettere l'agricoltura al centro delle politiche di sviluppo. Occorrono riforme interne, investimenti in ricerca e tecnologie ed una maggiore sinergia tra i progetti di cooperazione internazionale per strutturare le filiere produttive e favorire l'autosufficienza alimentare delle popolazioni locali.
Non secondari, conclude la nota della Cia, saranno gli argomenti dedicati alle imprese agricole italiane, che fanno i conti con una crisi persistente soprattutto sotto il profilo dei redditi, al sistema agroalimentare che deve rispondere in maniera sempre più propulsiva alle sfide che si propongono quotidianamente nel contesto mondiale. Dunque, un'occasione per dare concrete risposte ai problemi che oggi vive l'agricoltura sia italiana che europea e mondiale.

Fonte: agricolturaitalianaonline.gov.it



Agriturismo: per il ponte del 2 giugno, meno ospiti rispetto a 25 aprile e Primo maggio

La domanda di soggiorni agrituristici per il prossimo Ponte del 2 giugno segna meno 15,9% rispetto al Ponte del 25 aprile, e meno 14,9% rispetto al Ponte del Primo Maggio. I dati provengono da una elaborazione basata sulla frequentazione del sito internet di Agriturist, www.agriturist.it nel periodo immediatamente precedente queste festività.

“E’ un dato che non ci sorprende – dichiara Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist – poiché anche negli anni passati è sempre stato così. Le persone hanno già speso per i primi ponti di primavera e si preparano a nuove spese per le vacanze estive. Conforta, piuttosto, il fatto che, rispetto allo scorso anno, la flessione media sia scesa di 13 punti percentuali (da -28% a -15%), dando così un segnale positivo che potrebbe far ben sperare sull’esito della prossima estate”.
Sostanzialmente stabili le preferenze degli agrituristi verso le diverse regioni, confrontando il 2007 col 2008, e il mese di aprile col mese di maggio. Se alla domanda di maggio 2008 verso la regione più richiesta, la Toscana, attribuiamo valore convenzionale 100, la Sicilia fa registrare 52, la Lombardia 41, la Sardegna 37. Lo stesso rilevamento, riferito ad aprile 2008, vede la Toscana sempre in testa (100), la Sicilia seconda a 53, la Lombardia terza a 45, la Sardegna quarta a 30.

Non è andata molto diversamente nel 2007… A maggio, Toscana 100, Sicilia 51, Lombardia 41, Sardegna 40. Ad aprile, Toscana 100, Sicilia 49, Lombardia 41, Campania 39. Insomma, gli agrituristi dimostrano di compiere scelte sostanzialmente costanti.
Da notare, tuttavia, nel mese di aprile 2007, la presenza della Campania al quarto posto, poi superata dalla Sardegna, sia nel successivo mese di maggio 2007, sia in aprile e maggio 2008. E’ ragionevole supporre che questo arretramento (confronto aprile 2007 – aprile 2008) possa derivare anche dall’emergenza spazzatura, i cui effetti negativi sulla domanda sono stimati da Agriturist intorno al 15%.

Alcuni sondaggi compiuti da Agriturist presso le aziende associate, evidenziano una flessione di presenze soprattutto in Toscana, dove l’offerta agrituristica supera ormai le 4000 aziende. Si noti che in Toscana, a fronte di una domanda doppia rispetto alla Sicilia, si registra un’offerta che è pari a dieci volte quella della Sicilia.
L’agriturismo per il Ponte del 2 giugno, secondo Agriturist, farà registrare un livello medio di utilizzazione dei posti letto nell’ordine del 60%, con circa 140 mila arrivi e 250 mila presenze. I pasti serviti dalle aziende agricole saranno circa 850 mila.

Fonte: confagricoltura.it



Il 25 maggio sarà possibile aiutare la ricerca sui linfomi e sulla leucemia

Il 25 maggio sarà possibile aiutare la ricerca sui linfomi e sulla leucemia, contribuendo all’ingresso con l’acquisto del bicchiere che accompagnerà le degustazioni all’interno della cantina Endrizzi. Si parte da un prezzo "simbolico" di 5 euro, a salire.
L’intero ricavato verrà devoluto in beneficenza all’associazione italiana contro le leucemie-linfomi e melanoma.
Entrati in Cantina, dopo l’acquisto del bicchiere, parte il viaggio all’interno della struttura, diviso in tre tappe, durante le quali verranno offerti in degustazione più vini selezionati dalla nostra produzione.
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Luca Zaia, nuovo ministro delle Politiche agricole - Maria Rosito 8 Maggio 2008

Veneto, laureato in Scienze delle produzioni animali, è stato vicepresidente della Giunta regionale del Veneto e assessore all'Agricoltura. Nel toto-ministri il suo nome è sempre rimasto saldamente legato al Ministero di via XX Settembre, 20.

Viene dal Veneto il nuovo ministro dell'Agricoltura, dopo Gianni Alemanno e Paolo De Castro, entrambi pugliesi. Luca Zaia conosce bene i problemi dell'agricoltura. Prima di arrivare al vertice del Palazzo dell'Agricoltura, a via XX Settembre, è stato assessore all'Agricoltura e vicepresidente della Giunta regionale del Veneto. Nel toto-ministri, che ha imperversato in questi giorni, il suo nome è rimasto sempre saldamento legato al Ministero delle Politiche agricole.

Luca Zaia è nato a Conegliano, in provincia di Treviso, il 27 marzo 1968. Sposato dal 1998, madre casalinga, padre artigiano meccanico. La sua passione per l'agricoltura inizia da subito e lo porta a frequentare la Scuola enologica "G.B.Cerletti" di Conegliano, dove ha modo di conoscere e apprezzare anche la grande produzione enologica regionale.
Dalla Scuola enologica di Conegliano all'Università di Udine, corso di laurea in Scienze delle produzioni animali, dove si laurea nel 1993, il percorso è quasi obbligato. L'università viene però seguita contestualmente ad altre esperienze lavorative in alcune aziende private.

Il 1993 è comunque un anno importante. Inizia la sua carriera in politica e a 25 anni è eletto nelle file della Lega Nord Liga Veneta come consigliere comunale di Godega di Sant'Urbano. Nel 1995 diventa consigliere provinciale e assessore all'Agricoltura. E un anno importante sarà anche il 1998 quando viene eletto presidente della Provincia di Treviso, il più giovane presidente di Provincia d'Italia. Riconfermato come presidente di una giunta monocolore nel 2002. Tre anni dopo nel 2005 viene nominato vicepresidente della Giunta regionale del Veneto con delega alle Politiche agricole, carica ricoperta fino a questo momento.
Molte le sue iniziative in questi anni. Sin dal suo insediamento in Provincia ha puntato sul processo di applicazione del management privato ad un ente pubblico, tanto da portare la quotazione della Provincia di Treviso nei mercati internazionali. Ha dato vita ad un importante opera di redistribuzione della logistica istituzionale e viaria. Altre sue inziative: l'istituzione di un Ecoparco, il Piano strategico della Provincia di Treviso, il progetto nazionale ed europeo di sicurezza stradale, il progetto rotatorie e la messa in sicurezza della viabilità.
Zaia ha valorizzato il grande potenziale turistico della Marca, puntando su un piano territoriale del turismo con un vero e proprio progetto di marketing. Ideatore, tra l'altro, dello Sportello informativo provinciale, promotore della costituzione del Consorzio di tutela del radicchio di Treviso e Castelfranco veneto e di tante altre iniziative per la valorizzazione del territorio e la salvaguardia delle tradizioni.

Ora al Palazzo dell'Agricoltura lo attendono nuove sfide, importanti e complesse. Uno dei primi appuntamenti è proprio con la Ue, a Bruxelles, già il 19 maggio dove si tiene la riunione del Consiglio dei ministri dell'Agricoltura dell'Unione europea. E il giorno dopo la Commissione europea presenta le proposte di riforma della Politica agricola comune.

Fonte: agricolturaitalianaonline.gov.it


Nei prossimi due weekend, prodotti DOP e IGP sulla tavola degli agriturismi 

Da febbraio 2008, i prodotti agroalimentari italiani riconosciuti dall’Unione Europea a Denominazione d’Origine Protetta e ad Indicazione Geografica Protetta sono arrivati a quota 167, confermando il primato del nostro Paese in questo «campionato» del buon gusto, davanti alla Francia, alla Spagna e al Portogallo, ultimi arrivati due prodotti ittici: le Acciughe sotto sale del Mar Ligure e la Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino (zona di laghetti naturali in provincia di Torino).
Agriturist, associazione agrituristica di Confagricoltura, ha recentemente pubblicato un opuscolo, un pieghevole e una locandina per lanciare un messaggio agli appassionati di agriturismo: «Occhio ai marchi DOP e IGP, certificano genuinità, origine, tradizione... e con l’agriturismo capisci perchè!», nel quadro di una campagna informativa promossa con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

La stessa campagna prevede, per i fine settimana del 4-6 aprile e 11-13 aprile, le «Giornate Nazionali delle DOP e delle IGP durante le quali gli agriturismi associati ad Agriturist proporranno menu in cui saranno protagonisti, appunto, questi preziosi «capolavori» dell’agricoltura italiana.
«Il prodotto riconosciuto a denominazione d’origine o indicazione geografica - dichiara Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist - non è soltanto buono e certificato per la propria fedeltà al metodo di produzione tradizionale; è anche la testimonianza della capacità degli imprenditori agricoli di «fare sistema» e di condividere un obiettivo di salvaguardia del patrimonio enogastronomico italiano, che tanto contribuisce allo sviluppo turistico.
I consumatori - prosegue il presidente di Agriturist - come confermato da recenti sondaggi condotti da Agriturist, mostrano crescente attenzione verso i marchi comunitari di riconoscimento dei prodotti DOP e IGP, contribuendo a sostenere gli agricoltori italiani nella scelta coraggiosa di puntare su produzioni di alta qualità.

L’agriturismo - conclude Vittoria Brancaccio - rappresenta la sede ideale per consolidare la fiducia verso questi prodotti, consentendo di visitare i luoghi da cui provengono e i laboratori dove si creano, e di imparare a distinguere il vero dal falso, l’eccellente dal comune.
Dal Forum Nazionale dell’Agriturismo, svoltosi recentemente a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) per iniziativa di Agriturist, è tuttavia partito un monito: attenzione al rigore delle istruttorie, a non riconoscere prodotti quasi inesistenti, a non consentire compromessi con la tradizione, a perseguire severamente le frodi, altrimenti l’efficacia dei riconoscimenti DOP e IGP ne uscirà ridimensionata, e con essa la fiducia del pubblico.
 
Fonte: confagricoltura.it



Coldiretti: «in mani femminili un agriturismo su tre»

Il fatto che oltre un terzo degli agriturismi italiani (33 per cento) sia gestito da donne dimostra che in agricoltura la presenza femminile si fa sentire soprattutto in attività innovative e multifunzionali ad elevato valore aggiunto.

E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati dell’Unioncamere dai quali emerge che in Italia le donne alla guida di imprese si trovano principalmente nel commercio (31,4 per cento) ed in agricoltura (21,5 per cento).
Le 266.950 imprese agricole «rosa» rappresentano - sottolinea la Coldiretti - il 29 per cento del totale delle 911mila imprese agricole iscritte alle Camere di Commercio con una presenza che - precisa la Coldiretti - tende in percentuale a consolidarsi nel tempo.
La progressiva femminilizzazione dell’agricoltura è certamente anche il risultato della forte innovazione che ha caratterizzato il settore con l’ampliamento delle attività ad esso connesse come la trasformazione dei prodotti, le fattorie didattiche e i servizi alle persone come gli agriasilo e la pet-therapy dove le donne hanno un ruolo significativo. E ancora - conclude la Coldiretti - le donne sono diventate protagoniste in associazioni per valorizzare prodotti tipici nazionali come il vino e olio con iniziative culturali e turistiche particolarmente riuscite.

Fonte : coldiretti.it



Agriturismo e Web: situazione attuale e previsioni future

Una recente indagine, condotta dall’ agenzia di comunicazione Creative Park, ha messo in evidenza alcune lacune del settore agrituristico italiano, rapportato al web.

Nonostante il 47% dei turisti italiani utilizzi abitualmente internet per programmare le proprie vacanze, paragonare i prezzi e le offerte, effettuare prenotazioni, solo 1 agriturismo su 4 possiede un sito web.
Il biennio 2006/2007 è stato caratterizzato da ingenti investimenti di natura pubblicitaria, indirizzati tuttavia ai canali tradizionali (riviste di settore, stampa) più che ad Internet.

Il dato è piuttosto significativo, soprattutto se si tiene conto della maggiore convenienza di Internet rispetto ai canali pubblicitari tradizionali.

Non ultimo, Internet si presenta come una piazza di dimensioni enormi: mettendo in atto una strategia promozionale in rete, ci rivolgiamo ad un pubblico di utenti molto più ampio di quello garantito da stampa tradizionale e riviste di settore. Il web consente di abbattere tutte le barriere spazio-temporali, offrendo in tal modo l’ opportunità di raggiungere nel medesimo tempo sia l’ utente italiano sia l’ utente che vive all’ estero.

Gli agriturismo che possiedono un sito Internet, invece, anche se in vantaggio rispetto ai propri competitors italiani, mostrano, nella maggior parte dei casi, forti carenze sul piano comunicativo, grafico e funzionale.
La maggior parte dei siti non presenta la traduzione dei contenuti in lingua straniera: una grossa perdita se si pensa che, nel 2006 (dati Istat), gli agriturismi italiani hanno registrato un imponente afflusso di turisti provenienti da Paesi europei di lingua tedesca (51,35%), olandese (10,24%) inglese (14,48%) e francese (8,89%).
A tutto questo, dobbiamo aggiungere la mancanza di contenuti aggiornati che offrono al turista informazioni utili rispetto ai percorsi di visita, agli eventi particolari che si svolgono nel territorio durante l’ anno, alle attività didattiche e ricreative organizzate dall’ agriturismo stesso.
Molti siti web non raggiungono i propri obiettivi perché si presentano all’ utente come delle vetrine virtuali. Un sito-vetrina chiude le porte all’ utente, non gli consente di interagire con i contenuti, di compiere azioni, di trovare le risposte che gli occorrono.

Il sito deve essere considerato un luogo d’incontro ideale: è qui che avrete l’ opportunità di conoscere e farvi conoscere dai vostri clienti potenziali. Curate il vostro sito, consideratelo un naturale prolungamento della vostra struttura, siate trasparenti, cercate il contatto con l’ utente, comunicate con parole semplici e dirette il vostro valore aggiunto.

Cominciate a camminare nella giusta direzione e vedrete che gli utenti della rete non tarderanno a raggiungervi a metà strada!

Fonte : Eurofinanza Mensile di Economia Internazionale