Pennapiedimonte (Ch) ospita dal 3 al 21 agosto la 13° edizione della sagra del cinghiale
Pappardelle al ragù di cinghiale, cinghiale in umido, al pomodoro, al vino rosso ed erbette e chi più ne ha più ne metta! hanno percorso giorno dopo giorno i piatti dei buongustai a suon di musica ed altri eventi in programma come la marcia della pace.
Pennapiedimonte
Considerevoli nel territorio del comune di Pennapiedimonte sono le presenze di numerose grotte come la Grotta Nera unica in Europa per l’interno costituito da un particolare calcare spugnoso e morbido chiamato “Latte di Monte”, e la Grotta dei Faggi situata in una zona impervia all’interno della quale è stato ritrovato il cranio di un orso di 10.000 anni fa, conservato nel Museo Naturalistico di Fara San Martino.
Vicino, nel territorio comunale di Palombaro si trova, invece, una grotta immersa in fitto bosco di faggi, all’interno della quale è presente l’Eremo di Sant’Angelo denominato così poiché all’interno si trovano i resti di un’antica chiesetta medievale e dedicata a San Michele Arcangelo.
Pennapiedimonte è piccolo paese si trova arroccato su di una parete rocciosa posta all’ingresso della Valle dell’Avello, ad una quota di 669m. nel versante orientale del Parco Nazionale della Majella.
Villaggio Italico denominato “Pinna de Frentani” divenne in seguito Pennapiedimonte. Nel 1982 in località Fontana furono scoperte dodici tombe della necropoli di questo popolo italico i cui reperti sono conservati in un piccolo museo locale. Nel 1970 il paese fu denominato monumento nazionale al fine di poter conservare le locali case di pietra scavate in parte nella roccia dai maestri scalpellini.
Questi, infatti, hanno lasciato un ricchezza scultorea di grande valore tra le caratteristiche strade del borgo che possono essere attraversate solo a piedi: fregi, capitelli, portali, case rupestri. Tutte queste particolari strade risalgono verso il belvedere calcareo del BALZOLO che domina l’abitato, dove è possibile vedere anche da vicino la naturale statua rocciosa denominata “DONNA SEDUTA”, oggetto di culto tra le popolazioni italiche come divinità del luogo e poi come personificazione della dea “MAJA” da dove si dice derivi il nome Majella.
Nel centro si trova la Torre Romana, la Chiesa parrocchiale costruita nel 1700 al posto di quella più antica di San Silvestro all’interno della quale si trovano dei dipinti fatti da artisti locali. |