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La Carrese

Data Evento 28/05/2011

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Comune di Portocannone  Provincia di Campobasso

Sito Web: 

E-mail: 

Numeri utili da contattare: Comune di Portocannone, tel. 0875 59158

Descrizione Evento: 

La storia racconta che tanti anni fa, intorno al sec.XV, spinti dall''incalzare delle forze nemiche, gruppi di Albanesi, attraversando il mare Adriatico, approdarono sulle nostre coste. Qui, nel bosco di Ramitelli, indecisi circa la direzione da prendere, lasciarono che fosse il destino a scegliere per loro. Una coppia di buoi aggiogati ad un carro recante l''icona della Madonna di Costantinopoli, decise la destinazione da raggiungere. I buoi avrebbero percorso tutta la strada fino al luogo dove ora sorge Portocannone e, una volta arrivati lì, si rifiutarono di proseguire. In questo luogo sorse il paese che prese il nome da quello preesistente, abitato dai latini e distrutto dal disastroso terremoto del 1456. Per ricordare e rivivere quel momento, ogni anno, alla vigilia della festa dedicata alla Madonna di Costantinopoli, quattro buoi aggiogati ad un carro ripercorrono lo stesso tratto di strada fino alla porta principale del paese. Con il passare del tempo questa tradizione assunse i toni di una vera competizione. Il paese si è diviso in due fazioni, il carro dei Giovani dai colori bianco-celeste e il carro dei Giovanotti dai colori giallo-rosso. E'' una competizione molto sentita; la partecipazione di tutti gli abitanti del paese è totale. La corsa dei carri cade il lunedì dopo la Pentecoste e precede la festa patronale in onore della Madonna. I preparativi durano un anno intero e richiedono grandi sacrifici da parte dei sostenitori di ciascuna fazione. Non trascurabile è anche l''impegno economico dei simpatizzanti. I buoi vengono acquistati in Calabria, selezionati e curati come dei veri atleti per tutto l''anno. Non meno dispendioso in termini di tempo, energie e denaro è il mantenimento dei cavalli necessari per la competizione. Tra marzo e maggio cominciano gli allenamenti veri e propri, le "prove", con controlli circa il tempo impiegato, la resistenza alla fatica degli animali, la capacità di tenere la strada ecc. La sera di Pentecoste i simpatizzanti delle due fazioni si riuniscono in piazza per il tradizionale sparo: mortaretti, petardi, fuochi d''artificio creano un senso d''attesa, un''emozione particolare. Il giorno della corsa i due carri vengono accompagnati dai sostenitori del partito davanti alla Chiesa e dopo aver ricevuto la benedizione del parroco, si avviano verso il punto di partenza, a circa 3,4 km dal paese. Qui, dopo essersi disposti ognuno sulla propria linea, a una distanza di circa 25 metri l''uno dall''altro, verificata la correttezza delle posizioni, il sindaco dà inizio alla gara sparando in aria un colpo di pistola. Immediatamente si solleva un grande polverone, i cavalieri con delle "verghe" lunghe circa 3 metri spingono il carro da dietro, alleggerendo così la fatica alla trazione dei buoi. Un cavaliere, denominato cateniere dai tempi in cui si usava correre a 4 buoi, davanti al carro con una fune, guida i buoi e ne controlla gli spostamenti lungo il percorso, soprattutto quando il carro ha l''esigenza tattica di imboccare una nuova strada per un eventuale sorpasso, oppure per cercare di ostacolare il carro avversario chiudendogli lo spazio. Infatti non mancano episodi di grande tensione emotiva quando i due carri vengono a trovarsi in fase di sorpasso. Per rendere la gara più entusiasmante a favore dello spettacolo, vengono preparati tratti di strade paralleli al percorso, per dare la possibilità al carro che sta dietro, di avere delle opportunità di sorpasso. Tutta la strada, dalla partenza all''arrivo, è piena di gente che con urla e applausi, esorta e tifa per il proprio carro. Nell''ultimo tratto di strada, un po'' in salita, uomini e animali mostrano i segni della tensione e della stanchezza. Finalmente il traguardo: la porta principale davanti alla Chiesa. Vince il carro che per primo la varcherà, l''entusiasmo è alle stelle, la folla è in delirio, ognuno incita il proprio carro. Il premio ambito è l''onore di portare il quadro della Madonna di Costantinopoli in processione. Dopo la vittoria, il carro, i cavalli, i simpatizzanti tutti, percorrono le strade del paese per ricevere gli onori dovuti ai vincitori: fiori, confetti, brindisi, abbracci. Ovunque sventolano bandiere con i colori del carro vincitore. Ma il momento più solenne è la processione del giorno seguente, festa della Patrona, il carro che ha vinto, addobbato con drappi di tessuto con i colori simbolo e rami d''alloro, accompagnerà la statua della Madonna.

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