Il Santo Patrono è solennemente celebrato il 20 gennaio, giorno del suo "dies natalis", quando, alle ore 6.00, si può assistere alla solenne SVELATA della statua taumaturgica, posta sull''altare maggiore. Il Santo rimane esposto alla venerazione dei fedeli per l''intero ottavario, per essere conservato, poi, nella sua nicchia fino al 4 maggio. In quella data, i festeggiamenti in onore di San Sebastiano durano una settimana ed iniziano la sera del 3 maggio con la processione del reliquario in argento: un braccio che tiene in mano una freccia. la notte fra il 3 e 4 maggio, la piazza e il corso principale restano illuminati a giorno per accogliere i pellegrini che arrivano a piedi dai paesi vicini e che aspettano con trepidazione ed ansia l''apertura della chiesa, per manifestare il loro ringraziamento a San Sebastiano. alle 4 in punto del 4 maggio, tra scampanio di campane e sparo di mortaretti viene aperta la chiesa, nella quale si riversano i fedeli che gridano: "semu vinuti ri tantu luntanu. primu diu e e Sam Mastianu".
Verso le sei, poi, cominciano ad arrivare i "nuri" di Melilli, (uomini, donne e bambini vestiti di bianco con fazzoletto in testa, fascia rossa a tracolla e sui fianchi, un mazzo di fiori in mano) che arrivano correndo dalla santa croce, una località dove si trova un''edicola votiva di San Sebastiano. Successivamente arrivano i "nuri" di Sortino e Solarino.
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