San Giovanni in Marignano già in epoca romana era un centro produttivo fiorente, cosa confermata anche dal fatto che là dove c''erano le vigne romane sorgono ancora oggi quelle attuali. Il borgo, noto alle cronache antiche come il "Granaio dei Malatesta", con i suoi 220 ettari vitati e 230 aziende vitivinicole, dal 2000 è entrato a fare parte della Associazione nazionale "Città del Vino".
Per ricordare quel momento, l''Amministrazione comunale, da sempre rivolta alla promozione del territorio attraverso i prodotti tipici locali, ha creato una manifestazione ad hoc denominata Capodanno del Vino. Un vero e proprio benvenuto al nettare di Bacco, una festa con cui si promuove il prodotto su cui maggiormente il Comune sta puntando per sviluppare il territorio e richiamare la nicchia del turismo enogastronomico.
Il Capodanno del Vino è soprattutto l''occasione per le aziende agricole locali per fare conoscere e degustare i loro prodotti, frutto di secoli di tradizione e di sapiente e paziente lavoro che si rinnova anno dopo anno, seguendo il ritmo delle stagioni.
Alla manifestazione saranno presenti quattro aziende agricole, quelle cioè che producono e imbottigliano il vino: Tenuta del Monsignore, Tenuta del Tempio Antico, Torre del Poggio di Galli Elio e Fattoria Poggio San Martino di Galli Antonio, ciascuna delle quali proporrà in degustazione una nuova etichetta.
Il Capodanno del Vino è un vero momento di festa per tutta la comunità marignanese, una sorta di ritorno alle antiche origini. Per ricreare un "ambiente da aia", il più vicino possibile al sapore che un tempo accompagnava la vendemmia nei borghi di campagna, accanto alla degustazione dei vini locali si potranno così assaporare prelibati prodotti gastronomici, tra i quali anche la saporita rustida di pesce.
Non mancherà la gara della pigiatura, in grandi tini, pestata con i piedi proprio come una volta, nella splendida cornice di Piazza Silvagni. Allieteranno l''atmosfera pomeridiana balli e canti folcloristici.
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